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Set

Nel 2013 e nel 2014 la Croazia è stata colpita da due inondazioni devastanti, rispettivamente presso i fiumi Sava e Danubio, creando danni immensi al Paese.
L’11 giugno del 2013 è stato registrato il picco dell’ondata con un corrispondente flusso misurato di 8,374 m3 / s, valore che non si verificava da oltre 90 anni, con pesanti conseguenze per tutti i Paesi della zona balcanica che si affacciano sul Danubio.
Per la Croazia, ancora più devastante è stato l’evento del 2014, in cui le precipitazioni intense nella seconda metà di aprile e all’inizio di maggio hanno causato inondazioni improvvise, erosione e frane, ma anche disastrose inondazioni lungo il corso principale del fiume Sava e dei suoi affluenti.
In seguito a questi avvenimenti, la Croazia ha intrapreso varie iniziative per la difesa del territorio dal rischio di inondazioni, tra cui la decisione di dotare vari comuni di pompe mobili a trattore, utilizzate per prosciugare le aree alluvionate.
Nel 2016 la ditta Veneroni si è aggiudicata un appalto pubblico per la fornitura di sedici pompe mobili ATN zincate.